Alcuni dei piloti professionisti riescono a sbarcare il lunario con sponsorizzazioni e contratti. Altri devono lavorare durante il giorno per pagarsi le spese: per esempio Laura Martinez, uno dei migliori donne pilota spagnolo, che corre in CEV, è un’infermiera appassionata che sa ciò che è necessario per concentrarsi nel suo sport.
Laura Martínez Hernández, una madrilena nata il 7 settembre 1989, ha iniziato la sua carriera nel mondo delle moto a soli 18 anni di etàdopo avere convinto i genitori che questo era il suo sogno.
“Devo riservare quanto più tempo possibile all’allenamento fisico e al lavoro con la mia psicologa sportiva, per poter rimanere al più alto livello.”
Dal 2008 gareggia in campionati regionali, ma è dal 2012 che ha cominciato a competere a un livello leggermente superiore, partecipando alla Kawasaki Ninja Cup, e negli anni successivi nella Coppa Supersport spagnola, dove ha accumulato esperienza.
Nel 2015 è caduta nella seconda eliminatoria della Coppa di Spagna, Categoria Donne, mentre lottava per il podio, il che l’ha lasciata fuori dalle prime 3 in classifica generale.
Nel 2016 ha iniziato a porsi obiettivi più elevati e il miglioramento si è decisamente notato: nella categoria femminile della Coppa di Spagna si è piazzata al 3° posto, con una vittoria e diversi podi.
Anche nel 2016 ha gareggiato nel Campionato Intercomunitario di velocità CIV, conseguendo la vittoria finale, con tutte le gare vinte nella categoria femminile e un 3° posto molto combattuto nella Coppa 600, dove gareggiavamo nella categoria mista.
Nel 2017 ha ripetuto gli stessi campionati, riuscendo a diventare vice-campionessa di Spagna nella categoria femminile, essendo riuscita a disputare in modo informale diverse gare con quella che ha finito per consacrarsi campionessa.
Ha pure concluso al 5° posto nella Coppa supersport del CIV e ha vinto nella categoria femminile dello stesso CIV.
Ottimi risultati, tenendo conto che la nostra squadra è una delle più modeste del campionato, essendo composta da suo padre, dal suo ragazzo e da alcuni amici, che condividono la nostra stessa passione e traggono il meglio che possono dai loro mezzi, che sono molto limitati date le ristrettezze di budget.
“Facciamo un grosso sforzo per riuscire a conciliare questa passione per la competizione con il mio lavoro di infermiera nel reparto di terapia intensiva dell’ospedale della nostra circoscrizione. Ho anche collaborato attivamente con la ONG Infanzia solidale; al momento accogliamo due bambini in cura: Adjara di sette anni, che è con noi da quando ne aveva tre, ed Epifanio di 2, che è arrivato da poco ed è ricoverato in ospedale perché una malattia gli impedisce di alimentarsi normalmente. Entrambi provengono dalla Guinea Bissau. Questo lavoro ci prende molto tempo, ma ci riempie il cuore il fatto di poterli vedere nuovamente sorridere.”
“È stata una grande stagione, nella quale ho battuto i miei record personali in tutti i circuiti, ma abbiamo solo un obiettivo per la prossima: migliorare ancora! Torneremo decisi nel 2018, per quanto con inferiorità di mezzi economici e di tempo da dedicare, in confronto alle mie principali rivali. Daremo tutto per lottare per il titolo nazionale femminile e per continuare a guadagnare posizioni nei campionati misti.”
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